Ibra a Milanello: per il bene del Milan il male di Pioli Ha destato sensazione la tempistica della visita a Milanello

22/09/2023

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Si è detto che "era programmata da tempo" e che "era stata ritardata per una serie di motivi esterni".
In qualsiasi caso, la presenza lunedì di Ibra a Milanello ha fatto discutere, dividendo chi è entusiasta da chi è molto preoccupato dalla situazione della squadra.
È fondamentale comprendere che Zlatan Ibrahimovic, pur essendo andato in "pensione" come giocatore, può ancora svolgere un ruolo fondamentale all'interno del Milan, tanto che se ne parlava già a giugno e pare che ci sia stato un incontro tra lo svedese e Gerry Cardinale.
Non tutti sono concordi sulla decisione di portare Ibra a Milanello subito dopo la pesante sconfitta nel derby.
Fabio Capello, per esempio, ha sollevato alcune domande valide su questa situazione. Ha messo in discussione "se fosse opportuno che Ibrahimovic si presentasse in un giorno così delicato, dopo una sconfitta difficile come quella nel derby. La sua visita improvvisa e la possibilità di interagire direttamente con i giocatori potrebbero aver sollevato alcune preoccupazioni sulla leadership di Pioli".
Ma è altrettanto innegabile che la presenza di Ibra può essere un valore aggiunto per il Milan grazie alla sua esperienza e personalità vincente.
La realtà, allo stato attuale è una sola: oggi non fa parte del Milan!
La sua visita a Milanello in un momento così critico può essere vista sia come un segno di sostegno al "coach" più che come una potenziale interferenza nella gestione della squadra, ma come spesso accade, il Milan non comunica nulla, quindi lascia spazio a qualsiasi forma di congettura.
E i social ci sguazzano.


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