Capello ha esaminato il Milan Don Fabio non è stato tenero con il centrocampo rossonero

02/02/2024

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Il centrocampo del Milan, un tempo fiore all'occhiello della squadra, si trova ora in una situazione di crisi evidente.
Le parole di Fabio Capello, riportate dalla Gazzetta dello Sport, mettono in luce la drastica riduzione della qualità del reparto.
"Aveva il settore più forte d’Italia con Chalanoglu, Kessiè, Tonali e Bennacer e non è rimasto quasi più niente," afferma l'esperto allenatore, sottolineando il deterioramento della situazione.
Tuttavia, ciò che emerge è una questione più profonda: la responsabilità di questa situazione critica.
Capello non esita a sollevare dubbi sulla gestione dell'area tecnica del passato, evidenziando decisioni discutibili che hanno contribuito al declino del centrocampo.
La partenza di Calhanoglu per una differenza di 500 mila euro è citata come esempio, con una voce interna al club che rivelò che "ce ne sono come lui in giro.
"Ancora più significativa è la vicenda di Kessiè, con la rottura dei rapporti col suo procuratore che ha portato persino al fatto che agli ultimi incontri, senza successo, si presentò da solo il direttore sportivo Richy Massara.
Questi episodi mettono in luce il disallineamento e le difficoltà di comunicazione che hanno influito negativamente sulle trattative.
Nel recente mercato estivo, la nuova dirigenza ha effettuato la cessione di Tonali a una cifra interessante (70 milioni più 10 milioni di bonus) per motivi finanziari evidenti.
Il Milan, privo del sostegno finanziario di un presidente tifoso come Silvio Berlusconi, si trova ora nella necessità di auto-alimentarsi attraverso l'aumento dei ricavi e il conseguimento di successi sportivi.
Tuttavia, il mercato estivo 2023-2024 non è stato completato in modo soddisfacente, lasciando vuoti significativi e trascurando la scelta di un incontrista fondamentale per la linea mediana.
Questa lacuna rappresenta l'handicap attuale del Milan, un elemento di cui il tecnico Pioli è perfettamente consapevole.
In sintesi, le vicissitudini del centrocampo milanista rivelano una serie di decisioni passate che hanno contribuito alla situazione attuale.
La mancanza di una strategia a lungo termine e la priorità delle esigenze finanziarie rispetto a quelle tecniche hanno portato a un indebolimento progressivo del reparto.
La consapevolezza di questa criticità è ora nelle mani della nuova dirigenza, che dovrà affrontare sfide significative per ristabilire la forza e la solidità del centrocampo rossonero.


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